Passa ai contenuti principali

Translate

Follow the blog to support us! Segui il blog per supportarci!

Mitologia Norrena - Auðhulma 🐄

Dopo aver parlato del cinghiale Gullinbursti, degna di essere menzionata, tra gli esseri della mitologia norrena che più mi hanno colpito, è Auðhulma. Si tratta di una mastodontica mucca primordiale che nacque ben prima di tutti gli dei e di tutti i giganti: solo Ymir, il gigante più antico e colossale, dal cui corpo si formò il mondo intero, è suo contemporaneo e fratello. La mucca gigante, infatti, nacque come Ymir dalla brina o condensa generata dall'incontro tra l'aria fredda proveniente da Niflheimr,  il regno del ghiaccio successivamente adottato come una sorta di "inferno", e l'aria calda di Múspellheimr, il reame dei giganti del fuoco. Da queste due correnti nacquero le due iperboliche creature, e in particolare era Auðhulma ad essere importante per Ymir, visto che dalle sue mammelle sgorgavano fiumi di latte che nutrivano il fratello, che la seguiva nei suoi spostamenti. Ella era infatti in cerca di ghiacciai dai quali traeva il proprio nutrimento, leccando il ghiaccio salato. Ed è proprio da questo ghiaccio salato che la mucca, leccandolo, generò un individuo, Buri, probabilmente sempre della stirpe dei giganti, che diede vita a Borr il quale che unendosi con la gigantessa Bestla, ebbe come figli Odino, Vili e Vé. Questi ultimi erano sí figli di giganti, ma acquisirono poteri superiori e una consapevolezza maggiore del mondo, e per questo sono i primi dei.
Come mai Auðhulma, una mucca, un animale mansueto e docile come pochi altri, era così importante per le popolazioni nordiche tanto da essere inserita nelle leggende come animale primordiale fondatore del mondo, degli dei e indirettamente pure degli umani?
Le mucche erano animali molto diffusi in Nord Europa e in molti casi, soprattutto nelle terre più proibitive della Scandinavia, unico sostentamento per gli abitanti che erano per lo più allevatori. Anche i vichinghi, infatti, prima di essere guerrieri e conquistatori, erano allevatori e talvolta contadini. Il latte era una manna dal cielo per quei popoli durante i lunghi inverni, consumabile al naturale o indispensabile per produrre formaggi.
Inoltre, ci sono reminiscenze del culto di una mucca primordiale come Auðhulma anche nei miti indoeuropei più antichi e dello zoroastrismo, che hanno influenzato sicuramente la più recente mitologia norrena (che, tra l'altro, si ispirò molto a quella greca e romana).

Grazie per la lettura, seguici sui social!


Commenti

Thanks for your support!

Post popolari in questo blog

La vestizione del cavaliere in Erec e Enide - Letteratura medievale

  Erec e Enide è uno dei romanzi del celebre scrittore medievale Chrétien de Troyes, misteriosa figura che non ha un'origine nota: forse un chierico, forse un araldo d'armi, quel che è certo è che fu un esperto dell'arte bellica medievale. Questo è testimoniato non solo dalle descrizione di armi, armature scudi nei suoi romanzi, anzi, la sua narrazione no n si limita a questo. Gli scontri, i duelli e le battaglie ai quali i suoi personaggi partecipano acquisiscono, attraverso la sua penna, una dinamicità che li rende unici nel suo genere, una verosimiglianza (seppur a tratti esacerbata ed amplificata per rendere ancor più epiche le vicende) che può essere trasmessa nella narrazione solo da chi era avvezzo a questo genere di scontri, o perlomeno molto appassionato ed affascinato da questi ultimi. Possiamo quindi ben affermare che Chrétien se ne intendeva di tutto quel comparto bellico che spesso oggi, purtroppo, sintetizziamo in un'unica figura, quella del cavaliere, fi...

Licantropia - il libro dei lupi mannari

 In questa nuova serie di articoli l'interesse sarà incentrato sull'aspetto folkloristico, mitologico e leggendario della Licantropia e, in generale, sulla figura del lupo mannaro. Il lupo mannaro (in inglese werewolf, dall'inglese antico werwulf , wer -, uomo, e - wulf , lupo) è una creatura fantastica da sempre presente nell'immaginario dell'uomo. Ogni popolazione dell'Europa ha sempre temuto il lupo, pericoloso animale per i greggi ma anche, soprattutto se radunati in branchi, per gli stessi uomini. Il timore reverenziale che fin dagli albori dell'uomo nacque nei confronti del lupo iniziò a farsi strada nella fantasia e nell'immaginazione, e col tempo sempre più leggende e credenze popolari legate alla figura del lupo nacquero in ogni parte d'Europa. Questo processo era già presente ben prima del Medioevo, che come sappiamo è un grande calderone per le leggende popolari: infatti, attestazioni di leggende e credenze sovrannaturali sui lupi e, in pa...

I Balestrieri genovesi - La Balestra

Tra i molteplici soldati medievali che fecero della loro abilità nelle arti belliche un motivo di vanto e pregio, troviamo sicuramente, in ambito italico, i balestrieri genovesi. Questi soldati della Serenissima Repubblica di Genova erano conosciuti e rinomati in tutta Europa, e ben più di una volta furono impiegati in battaglie durante tutto il Basso Medioevo, anche se la loro importanza fu maggiore solo dal XII secolo; tuttavia, furono attivi ben oltre il periodo medievale, addirittura fino al XVI secolo e sempre riconosciuti per la loro abilità, seppur fortemente messi in ombra dalla scoperta della polvere da sparo e dall'avvento di archibugi e moschetti. In questo primo post riguardo i balestrieri genovesi è opportuno parlare dell'arma che li rese celebri: la balestra. Troviamo esempi di balestra già in epoca romana, che tuttavia era detta balista ed era un'enorme macchina d'assedio utilizzata per scagliare sassi o frecce ben più grandi di quelle delle balestre. La ...