Passa ai contenuti principali

Translate

Follow the blog to support us! Segui il blog per supportarci!

Battaglia di Campaldino: la battaglia per le sorti di Firenze - Medieval battles

La Battaglia di Campaldino

Sanguinosa battaglia combattuta tra guelfi, in maggioranza provenienti da Firenze, e i ghibellini di Arezzo. Lo scontro armato, che ebbe tra i suoi partecipanti anche due celeberrimi poeti, Dante Alighieri e Cecco Angiolieri, vide la vittoria dei fiorentini e dei loro alleati guelfi (Repubblica di Siena, Repubblica di Massa, Repubblica di Lucca, Pistoia e Prato) sulle forze ghibelline di Arezzo, in particolare grazie all’intervento di Corso Donati, detto il Grande Barone, che influì decisivamente con i suoi uomini sugl’esiti dello scontro. Il luogo dove si tenne il grosso della battaglia fu la piana di Campaldino, tra i comuni di Poppi e la frazione di Pratovecchio, nei pressi di una chiesetta ancora oggi presente chiamata Certomondo. All’inizio i guelfi adottarono una tattica difensiva, mentre i ghibellini, con trecento feditori, uomini a cavallo con lance, impattarono l’esercito fiorentino. La cavalleria guelfa arretrò, ma la fanteria fece il suo dovere, dividendosi in due ali e accerchiando la cavalleria ghibellina. I fanti, disordinati, non poterono evitare il massacro dei ghibellini a cavallo, causato in particolare dall’ala destra dei guelfi, dove si trovava Corso Donati, che con i suoi cavalieri, seppur disobbedendo agli ordini militari ricevuti, caricò i nemici dettando le sorti della battaglia. Iniziò poi la fase conclusiva tipica di ogni battaglia medievale, ovvero la caccia ai nobili che valevano alti riscatti. Anche se da parte ghibellina i morti furono circa 1700, anche i guelfi subirono notevoli perdite, circa 300, e all’inizio gli esiti della battaglia non erano così scontati, tanto che lo stesso Dante, prima della carica dei feditori aretini, affermò “ebbi temenza molta”. Da sottolineare l’importanza che ebbero i balestrieri, che mieterono molte vittime con i loro quadrelli, frecce capaci di penetrare armature e cotte di maglia.




 

Commenti

Thanks for your support!

Post popolari in questo blog

La vestizione del cavaliere in Erec e Enide - Letteratura medievale

  Erec e Enide è uno dei romanzi del celebre scrittore medievale Chrétien de Troyes, misteriosa figura che non ha un'origine nota: forse un chierico, forse un araldo d'armi, quel che è certo è che fu un esperto dell'arte bellica medievale. Questo è testimoniato non solo dalle descrizione di armi, armature scudi nei suoi romanzi, anzi, la sua narrazione no n si limita a questo. Gli scontri, i duelli e le battaglie ai quali i suoi personaggi partecipano acquisiscono, attraverso la sua penna, una dinamicità che li rende unici nel suo genere, una verosimiglianza (seppur a tratti esacerbata ed amplificata per rendere ancor più epiche le vicende) che può essere trasmessa nella narrazione solo da chi era avvezzo a questo genere di scontri, o perlomeno molto appassionato ed affascinato da questi ultimi. Possiamo quindi ben affermare che Chrétien se ne intendeva di tutto quel comparto bellico che spesso oggi, purtroppo, sintetizziamo in un'unica figura, quella del cavaliere, fi...

Le streghe in Piemonte - folklore e leggenda

Uno degli aspetti più interessanti della tradizione folkloristica piemontese e delle credenze popolari della regione è sicuramente la figura della strega. Figura mitica che è diffusa ampiamente nella tradizione e nell'immaginario europeo, la strega ha sempre avuto un posto in Piemonte: fin dal Medioevo, e per numerosi secoli fino ai giorni nostri, il popolo delle campagne ha tramandato dicerie su donne (ma in alcuni casi, anche uomini) che sapevano impiegare le arti diaboliche a loro favore. Ogni angolo del Piemonte rurale, infatti, pullula di leggende su streghe e stregoni, luoghi indicati come rifugi di diavoli o siti impiegati per i sabba, le messe diaboliche, ed improbabili racconti su eventi paranormali dovuti, a detta di queste voci popolari, alla presenza di Satana, convocato sulla Terra dalle sue profetesse, conosciute in Piemonte anche come Masche. Secondo la tradizione, le streghe sono presenti in Piemonte da secoli, anche se molte volte non si tratta di disneyane fattucc...

Filologia - Visigoti: origine, storia, regno

Ecco a voi un altro gruppo di germani che andremo ad analizzare insieme. Chi erano i visigoti? Quale ruolo ebbero negli sviluppi storici europei? Quali furono i loro rapporti con l'Impero romano? Cercherò di rispondere a questi quesiti in questo post. Buona lettura. Possiamo affermare con sicurezza che il gruppo etnico dei visigoti fu la popolazione germanica che più influì nella costituzione della Spagna come la conosciamo oggi; ma non solo, la loro presenza determinò importanti avvenimenti in tutta Europa, durante diversi secoli, che vanno dal I d.C. fino all'anno 711, l'anno della conquista araba della Penisola Iberica, anche se reminiscenze della cultura ed etnia visigote saranno presenti anche dopo questa data. Le loro campagne militari, in diversi momenti, hanno segnato cambiamenti importanti nel corso della storia: un esempio memorabile è la Battaglia dei Campi Catalaunici contro gli unni di Attila, oppure le conquiste militari di Eurico in buona parte delle attuali ...