La guerra, in ogni epoca della storia dell'umanità, è stata una costante che, purtroppo, ha caratterizzato pressoché ogni civiltà. Nel Medioevo, il concetto di guerra non era ovviamente come quello attuale, ed il combattimento fisico, tramite l'ausilio di armi bianche, era il cuore di ogni forma di conflitto. Ovviamente, addestrare un cavaliere era altamente costoso, e prevedeva anni di addestramento, attrezzatura e conoscenze adeguate, per questo il cavaliere era nobile per definizione.
Cominciarono così ad emergere diverse trattati militari, atti ad indicare le principali accortezze, tattiche, ma anche tecniche di combattimento e usanze da applicare in caso di conflitto, o anche in tempi di pace. Uno di questi è il Flos Duellatorum, considerato come uno dei primi trattati occidentali sull'arte del combattimento.
Il manoscritto, redatto nell'Anno Domini 1410, in lingua volgare, riporta gli insegnamenti del maestro d'arme Fiore de' Liberi, originario di Premariacco, nell'attuale regione del Friuli-Venezia Giulia. Il paesino, ancora oggi, riporta nello stemma un fioretto, per commemorare il suo celebre storico abitante.
Il trattato, nonostante sia molto accurato, non vuole insegnare a combattere chi non è ancora in grado di farlo; si prepone, piuttosto, ad introdurre nuove posizioni, accortezze, poste di guardia e prese del nemico a tutti quei soggetti che sanno già difendersi e usare le armi. Per questo, pur essendo un trattato d'arme trai i più dettagliati ed esplicativi, non può insegnare ad un neofita a combattere, ma può affinare la tecnica che solo si può apprendere con la pratica, la costanza dell'allenamento, la supervisione di un maestro capace e la dedizione.
Il trattato vuole approfondire praticamente ogni campo della lotta in campo: la lotta a mani nude e la scherma di daga; la scherma di spada a una mano; la scherma di bastone e di lancia; la scherma di spada a due mani; la scherma di spada e di azza in arme (combattimento in armatura completa); la scherma di lancia e di spada a cavallo; tecniche per opporsi a piedi ad un cavaliere. Ognuna di queste appendici prevede tecniche differenti, accuratamente descritte dalle parole di Fiore de' Liberi accompagnate da disegni esplicativi che, pur essendo contemporanei al trattato, in alcuni casi sono estremamente utili per comprendere il corretto svolgimento dell'azione. Ovviamente Fiore parlava un italiano del XV secolo, non sempre comprensibile ai lettori odierni; per fortuna esistono edizioni del trattato curate in italiano corrente. La mia versione personale del Flos Duellatorum (regalatami dalla mia fidanzata che ringrazio tanto), la quale consiglio a chiunque sia interessato alla lettura, anche non per fini pratici, riporta sia le parole originali del magister Fiore sia una esplicazione in italiano moderno, accompagnata dai disegni dell'epoca. Si tratta dell'edizione curata da Giovanni Rapisardi che ritengo veramente eccellente.
In seguito, sempre su questo blog, proverò a trattare ancora questa stupenda opera che ci ha lasciato molto sulla conoscenza delle arti schermistiche medievali e che è incredibilmente interessante anche per chi non si cimenta nella pratica delle tecniche descritte.
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