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Il filo cardato di Santa Limbania - Racconto-analisi di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 5)

  Ecco la conclusione dell'interessante racconto-analisi del nostro storico Andrea Cazzulo che ringraziamo per la collaborazione. Buona lettura! Risulta importante per la vita spirituale della piccola comunità l’arrivo delle spoglie di S. Innocenzo Martire appartenente alla famosa legione Tebea. Questa rinnovata spiritualità porta a Castelletto un nuovo rifiorire di offerte alle parrocchie dei paesani per protezione divina soprannaturale, sicuramente ben accetta e indispensabile in quanto l’uragano dell’ennesima guerra si abbatte in zona. Questa volta i problemi giungono da molto lontano e parlano castigliano: muore Carlo II d’ Asburgo senza eredi, il dilemma sembra irrisolvibile se non fosse che i contendenti al trono sono i Principi di Asburgo-Lorena (per la casa d’Austria) e Filippo di Borbone, cugino primo del Re Sole ed erede designato con l’obbligo di mantenere separate le due corone (Francia e Spagna); inoltre, lo stesso duca di Savoia poteva vantare diritti sulla corona in ...

Il filo cardato di Santa Limbania - racconto-analisi di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 4)

  Il nostro storico continua a pedalare... Dove lo porterà la strada della storia? Seguiteci per scoprirlo! Un lutto sconvolge la famiglia: nel 1502 muore Agostino Adorno che ben si era comportato destreggiandosi tra organismi più forti e traendone sempre vantaggio lasciando i figli Antoniotto e Gerolamo. I due immediatamente cambiano partito schierandosi con la Francia che attacca Genova sulla quale siede un doge Fregoso che mal vede la potenza transalpina: detto fatto, il primogenito organizza una leva in questi territori (soprattutto Silvano e Castelletto) e piomba con 3000 uomini in Val Polcevera scontrandosi frontalmente e vincendo sotto le mura mentre il secondogenito guida l’assedio navale delle forze francesi con nove galere, dieci galeoni e tre caravelle. I Fregoso, sconfitti su terra e assediati dal mare, fuggono a La Spezia mentre Adorno e Fieschi penetrano in città e fanno scempio della fazione sconfitta. Luigi XII ringrazia e nomina Antoniotto Luogotenente Generale e V...

Il filo cardato di Santa Limbania - Racconto-analisi di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 3)

Il nostro storico Andrea Cazzulo vi diletta ancora con la storia di Castelletto e della sua zona. Buona lettura! Il paese si riprende lentamente , nel 1350 sono riveduti e corretti gli statuti giusto in tempo per il passaggio di Castelletto a qualcosa di più grande e complesso; nel 1355 Carlo IV va a Roma per farsi incoronare imperatore con al seguito anche il marchese Giovanni del Monferrato (figlio di Teodoro). Finita la cerimonia, al ritorno passa per Pisa dove richiede a Franceso Gambacorta (che governava sulla città e Lucca) dei denari in quanto a corto di liquidi. Le richieste vengono subito accettate ma Gambacorta solleva successivamente il popolo a tumulto contro il sovrano abilmente difeso da Giovanni che riuscì a sconfiggere e prendere prigionieri molti insorti tra i quali lo stesso capo riorganizzando le truppe al seguito dell’imperatore inizialmente quasi sbaragliate (in fin dei conti era pur sempre nipote di Opizzino Spinola…). Il sovrano, grato al suo vassallo, gli conced...

Il filo cardato di Santa Limbania - Racconto-analisi della storia di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 2)

Continua qui il racconto-analisi del nostro storico Andrea Cazzulo iniziato nel precedente articolo. Vi invito a recuperarlo se ve lo siete perso. Buona lettura! Nel 951 il re Berengario II divide la Liguria e l'entroterra in tre marche (comprendenti ciascuna più comitati) per dare stabilità alla zona con a capo un marchese con prerogative civili e militari; le tre marche sono quella aleramica, arduinica e obertenga. La marca aleramica comprende i territori di Savona, Albenga, Asti, Acqui Terme e il Basso Monferrato, da Aleramo (già trattato in un precedente articolo) discenderanno i marchesi di Monferrato, di Ponzone, del Carretto, di Occimiano e del Bosco. La situazione inizia a complicarsi in quanto i marchesi del Bosco risultano feudatari anche di Silvano, Capriata, Tagliolo e Bosco, territori in piena marca obertenga, questo dimostra quanto fossero già complicate all’epoca le cose per quello che riguarda la fedeltà a un signore... La marca obertenga possedeva i territori di T...

Il filo cardato di Santa Limbania - Racconto-analisi della storia di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 1)

In questo racconto-analisi, il nostro amico Andrea ci offre una panoramica, nel corso di vari secoli, della storia di Castelletto d'Orba, piccolo centro abitato dell'Ovadese, in provincia di Alessandria, e dei suoi dintorni, che in diverse epoche furono luogo di importanti avvenimenti e personaggi storici. Come al solito la mia uscita dalla chiesa mi porta in una piazza parzialmente piena di vita vista l'oramai tarda stagione declinante verso l’autunno. Recupero dalla fresca biblioteca la mia bicicletta per riavviarmi lentamente verso casa iniziando a pedalare stancamente giù verso via Lavagello e Castelvero. Luogo importante in quanto, in questa zona, vi si trovava ai tempi uno dei pochi guadi transitabili sull'Albedosa, i nostri antichi progenitori erano sicuramente Liguri delle tribù dei Dectunines o dei Cavaturines ma molte volte sono collocati intorno al guado gli Odiates; in ogni caso, qualunque tribù abbia seriamente abitato la zona venne sicuramente influenzat...

I Balestrieri genovesi - La Balestra

Tra i molteplici soldati medievali che fecero della loro abilità nelle arti belliche un motivo di vanto e pregio, troviamo sicuramente, in ambito italico, i balestrieri genovesi. Questi soldati della Serenissima Repubblica di Genova erano conosciuti e rinomati in tutta Europa, e ben più di una volta furono impiegati in battaglie durante tutto il Basso Medioevo, anche se la loro importanza fu maggiore solo dal XII secolo; tuttavia, furono attivi ben oltre il periodo medievale, addirittura fino al XVI secolo e sempre riconosciuti per la loro abilità, seppur fortemente messi in ombra dalla scoperta della polvere da sparo e dall'avvento di archibugi e moschetti. In questo primo post riguardo i balestrieri genovesi è opportuno parlare dell'arma che li rese celebri: la balestra. Troviamo esempi di balestra già in epoca romana, che tuttavia era detta balista ed era un'enorme macchina d'assedio utilizzata per scagliare sassi o frecce ben più grandi di quelle delle balestre. La ...

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