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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

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Computo degli anni - Calendario: storia del calendario

Ecco una panoramica dell'evoluzione del calendario e del computo degli anni nelle varie epoche e civiltà, a cura del Magister . Attualmente l’Anno Civile è di 365 giorni mentre l’Anno Solare è stato calcolato di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi - secondo più, secondo meno - e l'anno inizia col 1° gennaio ed esiste l’anno bisestile per il recupero parziale della differenza. Ma non è stato sempre così. Dei Calendari antichi è degno di nota quello Egizio dove la durata dell’anno era di 365 giorni con 12 mesi di 30 giorni più 5 giorni complementari. Ai tempi di Romolo (171 - 713 a.C.) l’anno era di 304 giorni con 10 mesi dei quali 6 di 30 giorni e 4 di 31 giorni e l’anno iniziava a Marzo, ma in questo modo si aveva uno scivolamento delle stagioni rispetto al calendario civile; la leggenda vuole che il re sacerdote Numa Pompilio (715 - 673 a.C.) introducesse altri due mesi portando l’anno a 355 giorni (equivalente ad un anno lunare che è di 354 giorni, 8 ore, 48 minuti e 26

I Balestrieri genovesi - La Balestra

Tra i molteplici soldati medievali che fecero della loro abilità nelle arti belliche un motivo di vanto e pregio, troviamo sicuramente, in ambito italico, i balestrieri genovesi. Questi soldati della Serenissima Repubblica di Genova erano conosciuti e rinomati in tutta Europa, e ben più di una volta furono impiegati in battaglie durante tutto il Basso Medioevo, anche se la loro importanza fu maggiore solo dal XII secolo; tuttavia, furono attivi ben oltre il periodo medievale, addirittura fino al XVI secolo e sempre riconosciuti per la loro abilità, seppur fortemente messi in ombra dalla scoperta della polvere da sparo e dall'avvento di archibugi e moschetti. In questo primo post riguardo i balestrieri genovesi è opportuno parlare dell'arma che li rese celebri: la balestra. Troviamo esempi di balestra già in epoca romana, che tuttavia era detta balista ed era un'enorme macchina d'assedio utilizzata per scagliare sassi o frecce ben più grandi di quelle delle balestre. La

Mitologia Norrena - Auðhulma 🐄

Dopo aver parlato del cinghiale Gullinbursti, degna di essere menzionata, tra gli esseri della mitologia norrena che più mi hanno colpito, è Auðhulma. Si tratta di una mastodontica mucca primordiale che nacque ben prima di tutti gli dei e di tutti i giganti: solo Ymir, il gigante più antico e colossale, dal cui corpo si formò il mondo intero, è suo contemporaneo e fratello. La mucca gigante, infatti, nacque come Ymir dalla brina o condensa generata dall'incontro tra l'aria fredda proveniente da Niflheimr,  il regno del ghiaccio successivamente adottato come una sorta di "inferno", e l'aria calda di Múspellheimr, il reame dei giganti del fuoco. Da queste due correnti nacquero le due iperboliche creature, e in particolare era Auðhulma ad essere importante per Ymir, visto che dalle sue mammelle sgorgavano fiumi di latte che nutrivano il fratello, che la seguiva nei suoi spostamenti. Ella era infatti in cerca di ghiacciai dai quali traeva il proprio nutrimento, leccan

A tavola nel Medioevo - Medieval cooking

I pasti, durante tutta la storia dell'uomo, sono stati uno dei momenti più importanti della vita quotidiana, soprattutto nel Medioevo. Il Magister illustra qui alcuni aspetti di un pasto medievale. Prima di pranzare o cenare normalmente si “apparecchia la tavola”, ma in effetti si posizionano tovaglia piatti e posate sul tavolo. Il termine “apparecchiare” deriva dal latino parare ossia “preparare”, mentre “tavola“ ha origine medievale dove era uso montare, al momento, tavole di legno (mensæ) posizionate su cavalletti e al termine del desinare si smontava il tutto; per i popolani un modo per recuperare spazio utile nelle anguste abitazioni, per la classe media e i nobili la possibilità di imbandire pranzi e banchetti a secondo il numero dei convitati, liberando lo spazio per un successivo spettacolo o altro. Il francese “mettre la table” ad indicare la preparazione e “lever la table”, la risistemazione, derivano direttamente da questa consuetudine medievale. Nel romanzo “ Le Roman d

Mitologia Norrena - Gullinbursti 🐗

In questa nuova rubrica del blog si cercherà di trattare alcuni aspetti, personaggi e avvenimenti delle varie mitologie del passato che particolarmente mi hanno affascinato e che ritengo interessanti e degni di essere menzionati, senza la presunzione di insegnare ma con l'intento di incuriosire il lettore che potrà poi informarsi, se lo desidera, più approfonditamente sugli argomenti trattati. Spero quindi di fornire spunti interessanti e una curiosa lettura. Il primissimo argomento che vorrei trattare riguarda la mitologia norrena, ossia l'insieme di miti appartenenti alla cultura dei germani settentrionali, tutti quei popoli che vivevano nel Nord Europa ma che riduttivamente possiamo raggruppare in due tribù, i dani, che diedero il nome alla Danimarca, e gli svear, situati in Svezia. Ben conosciuti e popolarissimi sono al giorno d'oggi lo studio, la rievocazione e l'interesse per la loro mitologia, del cui pantheon fanno parte dei celeberrimi come Odino, Thor o Freyr,

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