Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta guerra

Translate

Follow the blog to support us! Segui il blog per supportarci!

Battaglia di Campaldino: la battaglia per le sorti di Firenze - Medieval battles

La Battaglia di Campaldino Sanguinosa battaglia combattuta tra guelfi, in maggioranza provenienti da Firenze, e i ghibellini di Arezzo. Lo scontro armato, che ebbe tra i suoi partecipanti anche due celeberrimi poeti, Dante Alighieri e Cecco Angiolieri, vide la vittoria dei fiorentini e dei loro alleati guelfi (Repubblica di Siena, Repubblica di Massa, Repubblica di Lucca, Pistoia e Prato) sulle forze ghibelline di Arezzo, in particolare grazie all’intervento di Corso Donati, detto il Grande Barone, che influì decisivamente con i suoi uomini sugl’esiti dello scontro. Il luogo dove si tenne il grosso della battaglia fu la piana di Campaldino, tra i comuni di Poppi e la frazione di Pratovecchio, nei pressi di una chiesetta ancora oggi presente chiamata Certomondo. All’inizio i guelfi adottarono una tattica difensiva, mentre i ghibellini, con trecento feditori, uomini a cavallo con lance, impattarono l’esercito fiorentino. La cavalleria guelfa arretrò, ma la fanteria fece il suo dovere, di...

Vlad III - Dracula: chi era veramente il vampiro di Stocker?

  Vlad III di Valacchia Vlad III di Valacchia Hagyak, meglio noto solo come Vlad o con il suo nome patronimico, Dracula, fu un membro della Casa dei Drăculești, nobiltà originaria di Bucarest, attuale Romania. Ricordato anche come Vlad l’Impalatore, per la sua abitudine di impalare i nemici, è uno dei più celebrati eroi nazionali della Romania e della Cristianità dell’Europa orientale, per essersi opposto all’avanzata dell’Impero Ottomano. Dopo essersi opposto ai tributi imposti dal sultano Maometto II, Vlad, dopo aver eliminato i messaggeri turchi, entrò in terra ottomana con i suoi uomini e, con l’ausilio di travestimenti orientali e la sua fluente parlata turca (lingua che aveva imparato durante il periodo in cui fu ostaggio degli ottomani, consegnato a loro da suo stesso padre per stipulare degli accordi) eliminò, a detta sua, più di 23mila turchi, senza contare quelli che bruciarono nelle loro case. Maometto II, infuriato, organizzò un esercito di 80mila soldati e 30mila irr...

Dante Alighieri contro le barbarie e le guerre

Nel mese di marzo ormai alle porte  venne battezzato il Sommo Poeta, Dante Alighieri, nel 1266. Al di là della sua illustre figura, la sua opera più importante, la Divina Commedia, supera in celebrità il suo stesso creatore. Non molti sanno però le vere motivazioni per cui il poeta fiorentino compose il più noto scritto in lingua italiana di tutti i tempi. In una lettera a Cangrande della Scala, egli scrive: “Allontanare coloro che vivono in questo mondo dallo stato di miseria e condurli a uno stato di felicità”. Dante si accorge che la situazione sociale del suo tempo non è così rosea, e vuole allora intervenire, da un punto di vista letterario, per ristabilire la retta via dell’uomo verso la figura di Dio. Come altri autori medievali, Dante è infatti fortemente credente, ma al contrario di altri moralizzatori, non opta per un percorso di redenzione teorico o filosofico, bensì per un viaggio concreto, un percorso spirituale ma allo stesso tempo tangibile che possa rispecchiare l...

Il filo cardato di Santa Limbania - Racconto-analisi di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 5)

  Ecco la conclusione dell'interessante racconto-analisi del nostro storico Andrea Cazzulo che ringraziamo per la collaborazione. Buona lettura! Risulta importante per la vita spirituale della piccola comunità l’arrivo delle spoglie di S. Innocenzo Martire appartenente alla famosa legione Tebea. Questa rinnovata spiritualità porta a Castelletto un nuovo rifiorire di offerte alle parrocchie dei paesani per protezione divina soprannaturale, sicuramente ben accetta e indispensabile in quanto l’uragano dell’ennesima guerra si abbatte in zona. Questa volta i problemi giungono da molto lontano e parlano castigliano: muore Carlo II d’ Asburgo senza eredi, il dilemma sembra irrisolvibile se non fosse che i contendenti al trono sono i Principi di Asburgo-Lorena (per la casa d’Austria) e Filippo di Borbone, cugino primo del Re Sole ed erede designato con l’obbligo di mantenere separate le due corone (Francia e Spagna); inoltre, lo stesso duca di Savoia poteva vantare diritti sulla corona in ...

Il filo cardato di Santa Limbania - racconto-analisi di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 4)

  Il nostro storico continua a pedalare... Dove lo porterà la strada della storia? Seguiteci per scoprirlo! Un lutto sconvolge la famiglia: nel 1502 muore Agostino Adorno che ben si era comportato destreggiandosi tra organismi più forti e traendone sempre vantaggio lasciando i figli Antoniotto e Gerolamo. I due immediatamente cambiano partito schierandosi con la Francia che attacca Genova sulla quale siede un doge Fregoso che mal vede la potenza transalpina: detto fatto, il primogenito organizza una leva in questi territori (soprattutto Silvano e Castelletto) e piomba con 3000 uomini in Val Polcevera scontrandosi frontalmente e vincendo sotto le mura mentre il secondogenito guida l’assedio navale delle forze francesi con nove galere, dieci galeoni e tre caravelle. I Fregoso, sconfitti su terra e assediati dal mare, fuggono a La Spezia mentre Adorno e Fieschi penetrano in città e fanno scempio della fazione sconfitta. Luigi XII ringrazia e nomina Antoniotto Luogotenente Generale e V...

Il filo cardato di Santa Limbania - Racconto-analisi di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 3)

Il nostro storico Andrea Cazzulo vi diletta ancora con la storia di Castelletto e della sua zona. Buona lettura! Il paese si riprende lentamente , nel 1350 sono riveduti e corretti gli statuti giusto in tempo per il passaggio di Castelletto a qualcosa di più grande e complesso; nel 1355 Carlo IV va a Roma per farsi incoronare imperatore con al seguito anche il marchese Giovanni del Monferrato (figlio di Teodoro). Finita la cerimonia, al ritorno passa per Pisa dove richiede a Franceso Gambacorta (che governava sulla città e Lucca) dei denari in quanto a corto di liquidi. Le richieste vengono subito accettate ma Gambacorta solleva successivamente il popolo a tumulto contro il sovrano abilmente difeso da Giovanni che riuscì a sconfiggere e prendere prigionieri molti insorti tra i quali lo stesso capo riorganizzando le truppe al seguito dell’imperatore inizialmente quasi sbaragliate (in fin dei conti era pur sempre nipote di Opizzino Spinola…). Il sovrano, grato al suo vassallo, gli conced...

Il filo cardato di Santa Limbania - Racconto-analisi della storia di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 2)

Continua qui il racconto-analisi del nostro storico Andrea Cazzulo iniziato nel precedente articolo. Vi invito a recuperarlo se ve lo siete perso. Buona lettura! Nel 951 il re Berengario II divide la Liguria e l'entroterra in tre marche (comprendenti ciascuna più comitati) per dare stabilità alla zona con a capo un marchese con prerogative civili e militari; le tre marche sono quella aleramica, arduinica e obertenga. La marca aleramica comprende i territori di Savona, Albenga, Asti, Acqui Terme e il Basso Monferrato, da Aleramo (già trattato in un precedente articolo) discenderanno i marchesi di Monferrato, di Ponzone, del Carretto, di Occimiano e del Bosco. La situazione inizia a complicarsi in quanto i marchesi del Bosco risultano feudatari anche di Silvano, Capriata, Tagliolo e Bosco, territori in piena marca obertenga, questo dimostra quanto fossero già complicate all’epoca le cose per quello che riguarda la fedeltà a un signore... La marca obertenga possedeva i territori di T...

Il filo cardato di Santa Limbania - Racconto-analisi della storia di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 1)

In questo racconto-analisi, il nostro amico Andrea ci offre una panoramica, nel corso di vari secoli, della storia di Castelletto d'Orba, piccolo centro abitato dell'Ovadese, in provincia di Alessandria, e dei suoi dintorni, che in diverse epoche furono luogo di importanti avvenimenti e personaggi storici. Come al solito la mia uscita dalla chiesa mi porta in una piazza parzialmente piena di vita vista l'oramai tarda stagione declinante verso l’autunno. Recupero dalla fresca biblioteca la mia bicicletta per riavviarmi lentamente verso casa iniziando a pedalare stancamente giù verso via Lavagello e Castelvero. Luogo importante in quanto, in questa zona, vi si trovava ai tempi uno dei pochi guadi transitabili sull'Albedosa, i nostri antichi progenitori erano sicuramente Liguri delle tribù dei Dectunines o dei Cavaturines ma molte volte sono collocati intorno al guado gli Odiates; in ogni caso, qualunque tribù abbia seriamente abitato la zona venne sicuramente influenzat...

La vestizione del cavaliere in Erec e Enide - Letteratura medievale

  Erec e Enide è uno dei romanzi del celebre scrittore medievale Chrétien de Troyes, misteriosa figura che non ha un'origine nota: forse un chierico, forse un araldo d'armi, quel che è certo è che fu un esperto dell'arte bellica medievale. Questo è testimoniato non solo dalle descrizione di armi, armature scudi nei suoi romanzi, anzi, la sua narrazione no n si limita a questo. Gli scontri, i duelli e le battaglie ai quali i suoi personaggi partecipano acquisiscono, attraverso la sua penna, una dinamicità che li rende unici nel suo genere, una verosimiglianza (seppur a tratti esacerbata ed amplificata per rendere ancor più epiche le vicende) che può essere trasmessa nella narrazione solo da chi era avvezzo a questo genere di scontri, o perlomeno molto appassionato ed affascinato da questi ultimi. Possiamo quindi ben affermare che Chrétien se ne intendeva di tutto quel comparto bellico che spesso oggi, purtroppo, sintetizziamo in un'unica figura, quella del cavaliere, fi...

Filologia - Visigoti: origine, storia, regno

Ecco a voi un altro gruppo di germani che andremo ad analizzare insieme. Chi erano i visigoti? Quale ruolo ebbero negli sviluppi storici europei? Quali furono i loro rapporti con l'Impero romano? Cercherò di rispondere a questi quesiti in questo post. Buona lettura. Possiamo affermare con sicurezza che il gruppo etnico dei visigoti fu la popolazione germanica che più influì nella costituzione della Spagna come la conosciamo oggi; ma non solo, la loro presenza determinò importanti avvenimenti in tutta Europa, durante diversi secoli, che vanno dal I d.C. fino all'anno 711, l'anno della conquista araba della Penisola Iberica, anche se reminiscenze della cultura ed etnia visigote saranno presenti anche dopo questa data. Le loro campagne militari, in diversi momenti, hanno segnato cambiamenti importanti nel corso della storia: un esempio memorabile è la Battaglia dei Campi Catalaunici contro gli unni di Attila, oppure le conquiste militari di Eurico in buona parte delle attuali ...

Thanks for your support!