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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

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Dante Alighieri contro le barbarie e le guerre

Nel mese di marzo ormai alle porte  venne battezzato il Sommo Poeta, Dante Alighieri, nel 1266. Al di là della sua illustre figura, la sua opera più importante, la Divina Commedia, supera in celebrità il suo stesso creatore. Non molti sanno però le vere motivazioni per cui il poeta fiorentino compose il più noto scritto in lingua italiana di tutti i tempi. In una lettera a Cangrande della Scala, egli scrive: “Allontanare coloro che vivono in questo mondo dallo stato di miseria e condurli a uno stato di felicità”. Dante si accorge che la situazione sociale del suo tempo non è così rosea, e vuole allora intervenire, da un punto di vista letterario, per ristabilire la retta via dell’uomo verso la figura di Dio. Come altri autori medievali, Dante è infatti fortemente credente, ma al contrario di altri moralizzatori, non opta per un percorso di redenzione teorico o filosofico, bensì per un viaggio concreto, un percorso spirituale ma allo stesso tempo tangibile che possa rispecchiare le dr

UXETIUM - San Colombano: viaggio dall'Irlanda all'Italia di un santo internazionale

I l blog che riporta il nome del villaggio di Uxetium non può tralasciare l'origine della sua formazione, seppur così remota nel tempo. La fondazione del primo nucleo abitativo è attribuita al famoso San Co lombano, che da lande lontane e dopo un lungo viaggio giunse nelle terre del Monferrato, dove tuttavia non rimase per sempre. Le informazioni che qui riporto provengono da uno vecchio scritto del sacerdote di Belforte Monferrato, un tempo Uxetium, Don Wandro Amelio Pollarolo, che seppe ricercare in vari archivi parrocchiali. Inoltre, ulteriori mie considerazioni sono fatte sulla base di ricerche effettuate. Buona lettura! Di San Colombano sappiamo che nacque in Irlanda intorno al 540; si dice che fosse dotato di ottime proprietà fisiche ed intellettuali e che, ammirato anche dal genere femminile, abbia dovuto fuggire più volte alle tentazioni del gentil sesso per rimanere casto e dedicare la sua intera esistenza a Dio, convinzione da sempre in lui radicata soprattutto dopo l'

Il filo cardato di Santa Limbania - Racconto-analisi di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 5)

  Ecco la conclusione dell'interessante racconto-analisi del nostro storico Andrea Cazzulo che ringraziamo per la collaborazione. Buona lettura! Risulta importante per la vita spirituale della piccola comunità l’arrivo delle spoglie di S. Innocenzo Martire appartenente alla famosa legione Tebea. Questa rinnovata spiritualità porta a Castelletto un nuovo rifiorire di offerte alle parrocchie dei paesani per protezione divina soprannaturale, sicuramente ben accetta e indispensabile in quanto l’uragano dell’ennesima guerra si abbatte in zona. Questa volta i problemi giungono da molto lontano e parlano castigliano: muore Carlo II d’ Asburgo senza eredi, il dilemma sembra irrisolvibile se non fosse che i contendenti al trono sono i Principi di Asburgo-Lorena (per la casa d’Austria) e Filippo di Borbone, cugino primo del Re Sole ed erede designato con l’obbligo di mantenere separate le due corone (Francia e Spagna); inoltre, lo stesso duca di Savoia poteva vantare diritti sulla corona in

Il filo cardato di Santa Limbania - racconto-analisi di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 4)

  Il nostro storico continua a pedalare... Dove lo porterà la strada della storia? Seguiteci per scoprirlo! Un lutto sconvolge la famiglia: nel 1502 muore Agostino Adorno che ben si era comportato destreggiandosi tra organismi più forti e traendone sempre vantaggio lasciando i figli Antoniotto e Gerolamo. I due immediatamente cambiano partito schierandosi con la Francia che attacca Genova sulla quale siede un doge Fregoso che mal vede la potenza transalpina: detto fatto, il primogenito organizza una leva in questi territori (soprattutto Silvano e Castelletto) e piomba con 3000 uomini in Val Polcevera scontrandosi frontalmente e vincendo sotto le mura mentre il secondogenito guida l’assedio navale delle forze francesi con nove galere, dieci galeoni e tre caravelle. I Fregoso, sconfitti su terra e assediati dal mare, fuggono a La Spezia mentre Adorno e Fieschi penetrano in città e fanno scempio della fazione sconfitta. Luigi XII ringrazia e nomina Antoniotto Luogotenente Generale e Vicar

Il filo cardato di Santa Limbania - Racconto-analisi di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 3)

Il nostro storico Andrea Cazzulo vi diletta ancora con la storia di Castelletto e della sua zona. Buona lettura! Il paese si riprende lentamente , nel 1350 sono riveduti e corretti gli statuti giusto in tempo per il passaggio di Castelletto a qualcosa di più grande e complesso; nel 1355 Carlo IV va a Roma per farsi incoronare imperatore con al seguito anche il marchese Giovanni del Monferrato (figlio di Teodoro). Finita la cerimonia, al ritorno passa per Pisa dove richiede a Franceso Gambacorta (che governava sulla città e Lucca) dei denari in quanto a corto di liquidi. Le richieste vengono subito accettate ma Gambacorta solleva successivamente il popolo a tumulto contro il sovrano abilmente difeso da Giovanni che riuscì a sconfiggere e prendere prigionieri molti insorti tra i quali lo stesso capo riorganizzando le truppe al seguito dell’imperatore inizialmente quasi sbaragliate (in fin dei conti era pur sempre nipote di Opizzino Spinola…). Il sovrano, grato al suo vassallo, gli conced

Il filo cardato di Santa Limbania - Racconto-analisi della storia di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 2)

Continua qui il racconto-analisi del nostro storico Andrea Cazzulo iniziato nel precedente articolo. Vi invito a recuperarlo se ve lo siete perso. Buona lettura! Nel 951 il re Berengario II divide la Liguria e l'entroterra in tre marche (comprendenti ciascuna più comitati) per dare stabilità alla zona con a capo un marchese con prerogative civili e militari; le tre marche sono quella aleramica, arduinica e obertenga. La marca aleramica comprende i territori di Savona, Albenga, Asti, Acqui Terme e il Basso Monferrato, da Aleramo (già trattato in un precedente articolo) discenderanno i marchesi di Monferrato, di Ponzone, del Carretto, di Occimiano e del Bosco. La situazione inizia a complicarsi in quanto i marchesi del Bosco risultano feudatari anche di Silvano, Capriata, Tagliolo e Bosco, territori in piena marca obertenga, questo dimostra quanto fossero già complicate all’epoca le cose per quello che riguarda la fedeltà a un signore... La marca obertenga possedeva i territori di T

Il filo cardato di Santa Limbania - Racconto-analisi della storia di Castelletto d'Orba e dintorni (parte 1)

In questo racconto-analisi, il nostro amico Andrea ci offre una panoramica, nel corso di vari secoli, della storia di Castelletto d'Orba, piccolo centro abitato dell'Ovadese, in provincia di Alessandria, e dei suoi dintorni, che in diverse epoche furono luogo di importanti avvenimenti e personaggi storici. Come al solito la mia uscita dalla chiesa mi porta in una piazza parzialmente piena di vita vista l'oramai tarda stagione declinante verso l’autunno. Recupero dalla fresca biblioteca la mia bicicletta per riavviarmi lentamente verso casa iniziando a pedalare stancamente giù verso via Lavagello e Castelvero. Luogo importante in quanto, in questa zona, vi si trovava ai tempi uno dei pochi guadi transitabili sull'Albedosa, i nostri antichi progenitori erano sicuramente Liguri delle tribù dei Dectunines o dei Cavaturines ma molte volte sono collocati intorno al guado gli Odiates; in ogni caso, qualunque tribù abbia seriamente abitato la zona venne sicuramente influenzat

2 minuti nel Medioevo - 2 febbraio: Candelora o Imbolic?

  Il 2 febbraio è comunemente ricordato come la ricorrenza della Candelora, festa della Presentazione al Tempio di Gesù, durante la quale tradizionalmente si benedicono candele, simbolo di Cristo e di luce; la festa era anticamente tenuta il 14 gennaio, ma l’imperatore romano Giustiniano la fece spostare al 2 febbraio per fornire una connotazione cristiana alle celebrazioni pagane che avvenivano in questo giorno. Erano le Lupercali, in cui i romani celebravano il dio Fauno, protettore del bestiame ovino e caprino; anche i celti facevano festa in questa data, celebrando l’Imbolic, che letteralmente significa “in grembo”, solennizzando la nascita degli agnellini che avveniva, secondo la tradizione contadina, in questo periodo. La nascita di nuovi capi era molto ben vista perché legata alla produzione di latte, formaggi e burro, prodotti alla base dell’alimentazione dei popoli europei. Era anche la festa della luce, in cui ci si auspicava la fine imminente dell’inverno ed il ritorno della

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