Il Basso
Monferrato, area che comprende anche il centro abitato di Uxetium, oggi
Belforte Monferrato, è quel territorio che era il vero fulcro del Monferrato, ossia la zona di Casale. È questa zona che
vide, tra i secoli XI e XII, il dominio dei Marchesi del Bosco, un ramo degli
Aleramici, che si estendeva in un territorio compreso tra i fiumi Po, la
Bormida, l'Orba e la Scrivia, e la costa ligure da Albisola e Cogoleto. Il
progenitore dei del Bosco era Ugo, che ebbe quattro figli, dei quali solo due
proseguiranno la discendenza nobiliare: Anselmo, che proseguì la progenie dei
del Bosco, e Aleramo, nominato come il mitico progenitore degli Aleramici, che
diede inizio al marchesato di Ponzone: così i domini si separarono in due
signorie, anche se a volte i discendenti collaborarono tra loro in
un'amministrazione congiunta. Siamo qui intorno al 1116, anno della morte di Ugo.
Ma il periodo più legato al territorio di Belforte Monferrato, ossia Uxetium, è cento anni dopo, dobbiamo quindi arrivare al 1217, quando i discendenti dei primi del Bosco nominati prima cercavano alleanze con i due centri di potere più forti della zona, ossia Genova oppure Alessandria. Tra le due città non scorreva buon sangue, poiché i genovesi appoggiavano Federico di Svevia (in cambio di favori mercantili, sia chiaro), pretendente della corona imperiale, mentre gli alessandrini erano saldamente inseriti nel fronte antisvevo capeggiato da Milano. Queste differenze portarono al blocco delle comunicazioni tra le due potenze, perciò anche i signorotti locali, tra i quali i del Bosco, dovettero iniziare a decidere da che parte stare. E a volte questa presa di posizione era fortemente sollecitata da una delle due potenze, come nel caso di Genova che, anche attraverso velate minacce, convinse il marchese Ottone del Bosco, il 19 giugno 1217, a donare al comune di Genova i castelli di Ovada e di molti centri abitati nei dintorni, che vennero successivamente restituiti al marchese: era così che funzionava, una donazione formale dei possedimenti che permetteva un'alleanza tra il Comune e il nobile locale. Ma la donazione non fu totale: infatti, alcuni possedimenti, come metà del feudo di Trisobbio, piccolo centro oggi in provincia di Alessandria, erano stati donati già nel 1198 alla stessa Alessandria! Ottone, con questa donazione parziale a Genova, cercava probabilmente di non inimicarsi gli alessandrini. Ma questi ultimi non restarono a guardare, e il braccio di ferro con Genova si attuò tramite Uxetium: il 19 agosto 1217 alcuni proprietari di terre di Uxetium, le donarono ad Alessandria, riottenendole come feudo e ricevendo protezione da quest'ulitma. Il contratto comprendeva anche le terre dei loro vicini, anche di coloro che rimanevano fedeli ad Enrico del Bosco, marchese di Uxetium, nipote di Ottone, alleato di Genova; così, alla fine, la dubbiosa cessione delle terre ad Alessandria finì per spingere Enrico dalla parte di Ottone e di Genova. La reazione di Genova, infatti, si ottiene prontamente il 29 dicembre del medesimo anno, con la "donazione" di metà del feudo di Uxetium (anche detto Uxecium o Uxecio, in volgare) da parte di Enrico e dei figli.
Il 6 agosto 1224, i del Bosco cedono definitivamente a Genova i feudi di Morbello, Cassinelle, Campale, Ovada, Morsasco, Rossiglione, Campo (Ligure), Bruceta ed Uxetium. Ad Uxetium non viene ceduto il castello poiché era stato in precedenza diroccato dagli stessi marchesi in seguito a problemi di successione, perciò si mettono a giuramento 23 capifamiglia locali per compensare la mancanza di una fortezza.
Il giuramento e la cessione di Uxetium è l'evento che i Fratelli d'Arme, gruppo di scherma medievale, tiro con l'arco e figuranti celebrano durante una rievocazione che si tiene a Belforte Monferrato (AL) nella prima settimana di dicembre. Gli ultimi due anni è stata impossibilitata dall'emergenza sanitaria, ma speriamo che il prossimo agosto sia una realtà possibile.
In attesa dell'evento, vi invito a dare un'occhiata e seguire la pagina dei Fratelli d'Arme su Facebook: sono impegnati in molte altre attività!
https://it-it.facebook.com/fratellidarme
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Locandina dell'evento
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